
15 Giu 2024 30 anni de “Il Re Leone”: 8 curiosità sul film
Il 15 giugno 2024 segna il 30º anniversario dall’uscita nelle sale statunitensi de “Il Re Leone“, il classico d’animazione Disney diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. Questo film, che ha conquistato il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo, continua a essere un punto di riferimento nel panorama dell’animazione e una delle storie più amate di tutti i tempi, e diventando uno dei film d’animazione più redditizi di sempre.
Ambientato nelle vaste savane africane, il film racconta la storia di Simba, un giovane leone destinato a diventare re, che deve affrontare la perdita del padre e le difficoltà di riconquistare il suo legittimo posto nel cerchio della vita.
Per celebrare questo importante traguardo, ecco otto curiosità particolari su “Il Re Leone” che forse non conoscevi:
1. L’Inizio del Progetto
Il progetto de “Il Re Leone” fu inizialmente considerato meno importante rispetto a “Pocahontas” dai dirigenti Disney. Molti dei migliori animatori scelsero di lavorare su “Pocahontas”, lasciando “Il Re Leone” ai “principianti“. Tuttavia, il successo di “Il Re Leone” superò di gran lunga le aspettative iniziali.
2. Ispirazione dalla Natura
Per creare un’ambientazione realistica e dettagliata, gli animatori trascorsero due settimane nel Parco Nazionale di Hell’s Gate in Kenya, osservando gli animali nel loro habitat naturale e studiando i paesaggi africani. Questo viaggio influenzò significativamente la rappresentazione visiva del film.
3. L’origine del Nome “Simba”
Il nome “Simba” deriva dalla parola swahili per “leone”. Molti altri nomi dei personaggi sono anch’essi di origine swahili: “Rafiki” significa “amico”, “Pumbaa” significa “stupido” o “pigro”, e “Sarabi” significa “miraggio”.
4. Il Ruggito di Simba
Il ruggito di Simba adulto non fu registrato da un leone vero, ma da una combinazione di diversi ruggiti di animali, inclusi tigri e altri grandi felini. La versione finale del ruggito fu ottenuta mixando e modificando questi suoni.
5. Riferimenti Shakespeariani
“Il Re Leone” prende ispirazione dalla tragedia di William Shakespeare “Amleto”. La trama di vendetta e potere, i temi di tradimento e la figura di Scar come l’usurpatore malvagio ricordano molto la storia del principe danese.
6. Animazioni Rivoluzionarie
La sequenza della mandria di gnu fu una delle scene più complesse mai realizzate fino ad allora con l’animazione computerizzata. Gli animatori svilupparono un software specifico per gestire il movimento realistico di centinaia di animali in corsa.
7. Il Remake Live-Action
Il remake live-action del 2019, diretto da Jon Favreau, utilizza una tecnologia all’avanguardia per creare animazioni fotorealistiche. Nonostante alcune critiche sulla mancanza di espressività degli animali, è da constatare che il film è stato un enorme successo al botteghino, dimostrando l’intramontabile fascino della storia.
8. Sarò Re
La sequenza visiva della canzone di Scar “Sarò Re“, doppiato da Tullio Solenghi, è ispirata alle parate militari naziste e ai discorsi di Adolf Hitler. Le file ordinate di iene e l’atmosfera cupa e minacciosa richiamano deliberatamente immagini del Terzo Reich, conferendo a Scar un’aura di tirannia e oppressione.