
17 Dic 2024 Addio a Marisa Paredes: l’attrice icona del cinema Spagnolo
Il mondo del cinema ha perso una delle sue stelle più luminose: Marisa Paredes, attrice spagnola di straordinario talento, ci ha lasciato. La sua morte segna la fine di un’epoca per il cinema d’autore, in particolare per il cinema spagnolo, di cui è stata un simbolo indiscusso. Il nostro articolo vuole rendere omaggio alla sua carriera, e al rapporto speciale che ha avuto con il regista Pedro Almodóvar.

Marisa Paredes: dai Sessanta ad Almodóvar
Marisa Paredes, nata a Madrid nel 1946, si è avvicinata al mondo dello spettacolo già in giovane età. Dopo gli studi presso il Real Conservatorio de Arte Dramático, ha fatto il suo debutto sul grande schermo negli anni Sessanta, periodo in cui il cinema spagnolo era ancora sotto l’influenza della dittatura franchista.
La sua fama iniziò a consolidarsi negli anni Settanta e Ottanta, periodo in cui ha collaborato con alcuni dei più grandi registi spagnoli. Ma è stato l’incontro con Pedro Almodóvar a cambiare per sempre la sua carriera.
Il sodalizio artistico tra Marisa Paredes e Pedro Almodóvar è uno dei più significativi nella storia del cinema. Due anni fa Paredes venne alla Festa del cinema di Roma, dove parlò approfonditamente del loro rapporto.
La loro collaborazione è iniziata con il film “Tacchi a spillo” (1991), in cui Paredes interpretava una madre e cantante di bolero, in bilico tra i tormenti del passato e i drammi del presente. La sua interpretazione fu accolta con entusiasmo dalla critica e dal pubblico.
Con “Il fiore del mio segreto” (1995), Paredes ha consolidato il suo status di musa almodovariana. Nel ruolo di Leo Macías, una scrittrice di romanzi rosa che lotta con una crisi esistenziale e creativa, l’attrice ha offerto una performance indimenticabile, carica di vulnerabilità e forza. Il film è uno dei capitoli più intensi del cinema di Almodóvar, e il contributo di Paredes è stato fondamentale per il suo successo.
Un altro momento iconico della collaborazione tra i due è stato “Tutto su mia madre” (1999), capolavoro che ha vinto l’Oscar come Miglior Film Straniero. Sebbene il suo ruolo nel film fosse secondario, la presenza di Paredes arricchì il cast corale, confermando il suo ruolo centrale nell’universo dell’autore regista.

Marisa Paredes, eredità di una carriera internazionale
Oltre al lavoro con Almodóvar, Marisa Paredes ha costruito una carriera internazionale, lavorando con registi del calibro di Giuseppe Tornatore (“La sconosciuta”, 2006) e Roberto Faenza (“I giorni dell’abbandono”, 2005).
Paredes ha anche avuto una prolifica carriera teatrale, portando in scena opere di autori classici e contemporanei. Il suo amore per il palcoscenico fu tanto da dimostrare la sua dedizione all’arte della recitazione.
Con la scomparsa di Marisa Paredes, il cinema perde una figura capace di incarnare personaggi tormentati. Personaggi che l’hanno resa un’attrice amata dal pubblico e rispettata dai colleghi. Il suo legame con Pedro Almodóvar rimarrà per sempre un capitolo fondamentale nella storia del cinema spagnolo e mondiale.
Ciò che resta è un’eredità artistica immensa, fatta di interpretazioni che continueranno ad essere amate e, soprattutto, riguardate.