
20 Ott 2024 Batman di Tim Burton: l’inimitabile Cavaliere Oscuro e gotico al suo 35° anniversario
Il 20 ottobre 2024 segna un anniversario importante per il cinema e per il mondo dei cinecomics: sono passati esattamente 35 anni dall’uscita nelle sale di Batman (1989), diretto da Tim Burton. Questo film ha ridefinito l’iconografia del Cavaliere Oscuro, segnando un punto di svolta non solo per il personaggio stesso, ma anche per il genere dei cinecomics.
Sotto: Batman di Tim Burton (1989)

Batman di Tim Burton: l’estetica gotica e l’impronta autoriale
Uno degli aspetti più distintivi del Batman di Tim Burton è senza dubbio l’estetica gotica. Gotham City, nella visione del regista, non è una città come le altre. È un luogo oscuro, gotico, pervaso da un senso di decadimento e corruzione. La città è un personaggio a sé stante, caratterizzata da alti edifici che sembrano torri medievali, con angoli bui e vicoli infestati dal crimine.
Tim Burton, grandissimo fan di Mario Bava, tanto da citarlo nel suo ultimo gioiello presente a Venezia 81°, “Beetlejuice Beetlejuice” (per saperne di più, leggete la nostra recensione cliccando qui), trae ispirazione dall’horror italiano e dal cinema noir per il suo Batman: Gotham City ha infatti una qualità atemporale, una città che sembra esistere in una dimensione fuori dal tempo ordinario.
Le influenze visive del Batman di Tim Burton, che includono anche il lavoro del production designer Anton Furst, richiamano l’estetica fumettistica ma la traducono in qualcosa di più viscerale. L’ispirazione principale per il design di Gotham arriva dal cinema espressionista tedesco, come Il gabinetto del dottor Caligari (1920) e Metropolis (1927), che presentano architetture distorte e luci esagerate, con l’intento di evocare un mondo cupo e surreale. Questo approccio visivo si sposa perfettamente con la rappresentazione di Batman, un eroe notturno che trova il suo habitat naturale in una città avvolta nelle ombre.
Anche la colonna sonora di Danny Elfman contribuisce a creare questa atmosfera gotica. Le sue composizioni, epiche e oscure allo stesso tempo, sottolineano la dualità del personaggio di Bruce Wayne, diviso tra la vita pubblica e quella segreta da vigilante mascherato. La musica accompagna perfettamente l’estetica visiva del film, contribuendo a immergere lo spettatore in un mondo tetro e surreale, dove la linea tra bene e male è più sfumata di quanto si possa immaginare (ricordiamoci pur sempre che Batman è un uomo mascherato da pipistrello che si fa giustizia da solo).
Sotto: Michael Keaton in Batman di Tim Burton (1989)

Batman di Tim Burton: l’evoluzione del pipistrello
Prima del Batman di Tim Burton, l’immagine del pipistrello nel grande pubblico era ancora largamente influenzata dalla serie televisiva degli anni ‘60 con Adam West, caratterizzata da un tono leggero e quasi parodistico. Con l’uscita del film nel 1989, il regista californiano ha portato sullo schermo una versione decisamente più oscura del Cavaliere Oscuro. Interpretato da Michael Keaton, Batman si allontana dall’eroe tradizionale per diventare un personaggio tormentato, segnato da traumi e da una sete di giustizia quasi ossessiva.
Questa interpretazione assolutamente autoriale, il “Batman di Tim Burton” è comunque più fedele alle versioni del personaggio proposte nei fumetti a partire dagli anni ‘70, specialmente nelle storie scritte da autori come Dennis O’Neil e Neal Adams, che avevano riportato Batman alle sue radici di detective oscuro e solitario. L’ossessione di Bruce Wayne per la lotta al crimine è il tema centrale del film, e Tim Burton esplora in profondità il suo lato più umano e vulnerabile, facendo emergere la psiche fragile e traumatizzata del personaggio.
Michael Keaton riesce a interpretare brillantemente questa dualità: da un lato è il ricco e affascinante playboy Bruce Wayne, dall’altro un vigilante solitario che si cela dietro una maschera, un’armatura che protegge tanto il corpo quanto la mente.
Un altro elemento cruciale è la rappresentazione del Joker, interpretato in modo magistrale da Jack Nicholson. Il Joker di Burton non è solo un criminale qualunque, ma una figura che incarna il caos puro, il perfetto contrappeso alla rigida ossessione per l’ordine e la giustizia di Batman. Il loro confronto non è solo fisico, ma ideologico: se Batman rappresenta la lotta per imporre un senso di giustizia in un mondo che ne è privo, il Joker incarna l’anarchia e la follia, un avversario che minaccia di distruggere non solo Gotham, ma anche la fragile identità di Bruce Wayne.
Questa rappresentazione del Joker influenzerà tutte le versioni successive del personaggio, inclusa quella di Heath Ledger nel celebre Batman – Il Cavaliere Oscuro (2008) di Christopher Nolan. Nel Batman di Tim Burton il regista trasforma il Joker in una sorta di riflesso oscuro di Batman, un uomo che, come Bruce Wayne, è stato deformato da un trauma, ma che ha scelto di abbracciare il caos invece di combatterlo. Forse sarebbe meglio dare un’occhiata alla rappresentazione del Joker di Nicholson per ricordarci della vera natura del personaggio. L’immagine del Joker, come tutti noi sappiamo, è stata ripresa più volte negli ultimi anni per il fascino che un profilo anarchico come quello del cattivo numero uno di Gotham possa avere. Ma, Tim Burton, forse più saggiamente di tutti, non spende nè troppe parole nè sensazionalismi verso il Joker di Jack Nicholson. Lo rappresenta di fatti per quello che è: un manipolatore, sadico, imprevedibile e inquietantemente divertente malato di mente.
Sotto: Batman di Tim Burton (1989), Jack Nicholson nel suo ruolo del Joker

Batman di Tim Burton: capostipite di un genere pop
L’eredità del Batman di Tim Burton segna ad oggi un lungo inizio nella produzione cinematografica dei cinecomics: sebbene l’MCU non abbia mai raggiunto i livelli estetici del Maestro del gotico, è anche grazie a Tim Burton se oggi è possibile vedere tanti prodotti legati ai nostri – talvolta fin troppo – supereroi preferiti.
Vogliamo concludere invitandovi a (ri)vedere questo grandissimo film e riproponendo di seguito una delle scene più iconiche del personaggio del Joker interpretato da Jack Nicholson, e dei cinecomics tutti!
Sotto: Batman di Tim Burton (1989), scena iconica del Joker di Jack Nicholson