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Buon compleanno Al Pacino: Da Tony Montana a John Milton, ecco le sue migliori prove

Alfredo James Pacino, meglio conosciuto come Al, nasce nel Bronx e cresce in una famiglia di genitori separati.

Molto legato ai nonni, tanto da dichiarare spesso: “Ho imparato tutto quello che c’è da sapere sulla vita dai nonni e poi da mia madre”.

Parliamo di uno dei più grandi interpreti della storia del cinema e ne festeggiamo gli 84 anni, che ricorrono il 25 di aprile.

Debutta sul grande schermo nel ’69 e da allora da vita a personaggi a dir poco iconici.

Michael Corleone, Tony Montana, Sonny Wortzik, Frank Slade, John Milton/Satana, solo per citarne alcuni.

Chissà se la vita abbastanza travagliata lo ha influenzato nella messa in scena di alcune tra le sue interpretazioni migliori come gangster o mafioso…

Eh si, perché il giovane Al inizia a fumare a 9 anni.

Non solo sigarette, ma anche marijuana, mai droghe pesanti però, così come egli stesso ha confermato.

Nel 1961 iniziano i guai con la legge: viene arrestato per possesso di arma da fuoco non registrata regolarmente.

Lascia gli studi dopo essere stato bocciato e, in lotta con la famiglia, se ne va di casa anche se non ha un posto dove andare: diventa un senza tetto.

Fortunatamente, le cose come attore cominciano ad ingranare e Al inizia a lavorare.

Da qui assisteremo ad una escalation di lavori magistrali che lo porteranno a vincere l’Oscar nel 1993 per la memorabile interpretazione in Scent of a Woman – Profumo di Donna.

Ma ecco alcune delle sue migliori interpretazioni, iniziamo.

MICHAEL CORLEONE, IL PADRINO Parte II (Francis Ford Coppola, 1974)

Qui, ci regala una tra le sue interpretazioni migliori con Michael Corleone che prende il posto di un Marlon Brando sicuramente più esperto di lui.

Nonostante ciò, Al è il primo a prenderne spunto per creare un personaggio rimasto nella storia del cinema.

TONY MONTANA, in Scarface (Brian De Palma, 1983)

Miami, anni 80, traffico di droga, sono queste le caratteristiche principali di un altro film capolavoro con un personaggio, quello di Tony, protagonista dell’eccesso. 170 minuti di pellicola caratterizzata da sparatorie, intrighi e uccisioni, che ancora oggi fanno di questo film e della interpretazione di Al, un qualcosa di assolutamente perfetto.

FRANK SLAVE, in Scent of a Woman – Profumo di donna (Martin Brest, 1992)
Interpretazione che gli vale l’Oscar e il Golden Globe, una prova diversa dalle altre fatte fino ad ora che, tuttavia, è forse la più complessa.

Al fa di nuovo centro riuscendo ad interpretare un personaggio dapprima indurito dalla vita e che poi ritrova una voglia di vivere tale, da essere messa in evidenza nello storico monologo finale.

JOHN MILTON, ne L’avvocato del diavolo (Taylor Hackford, 1997)

Un film misto tra la Divina Commedia di Dante e Paradiso Perduto di John Milton, che crea un thriller che fa di Al Pacino il signore delle tenebre in uno dei film cult della cultura mainstream degli anni ‘90.

Al è il diavolo che si fa mentore di un giovane Keanu Reeves, avvocato in grado di vincere ogni causa, ambizioso e pronto a tutto…

Anche a scendere a patti con satana in persona.


CARLITO BRIGANTE, in Carlito’s Way (Brian De Palma, 1993)

Al interpreta di nuovo un gangster, ma, in questa prova, grazie ad un uso magistrale della voce narrante, ci porta dalla sua parte per farci scoprire il punto di vista di un ex criminale che mostra di avere un cuore.


BIG BOY CAPRICE, in Dick Tracy (Warren Beatty, 1990)

Il boss Big Boy Caprice (Al Pacino) ha fatto fuori il personaggio di Paul Sorvino e si è impossessato del suo giro d’affari e soprattutto di un night club, il “Ritz”, dove lavora la cantante interpretata da Madonna.

Il detective Dick Tracy lotta contro il crimine con l’aiuto di due assistenti e spera che la cantante gli dia una mano per incastrare il malvivente Big Boy Caprice, ma poi…

Ma poi basta, corri subito a vederlo!

TONY D’AMATO, in Ogni Maledetta Domenica (Oliver Stone, 1999)

Ma di cosa stiamo parlando? Interpretazione storica che ha bisogno di davvero poche parole, ma alcune le diciamo ugualmente.

Al Pacino è un abile coach che guida la squadra all’interno di un percorso fatto di schemi pratici e che servono a risollevare le sorti di una squadra in crisi. Se non hai mai visto\ascoltato il suo discorso finale…ti manca un pezzo di storia del cinema.

Potremmo citare tanti altri film, ma sarebbe difficile riuscire a rendere giustizia a tutti i capolavori fatti da questo attore straordinario.

La soluzione migliore, in vista del compleanno di questa leggenda, è fare un rewatch di questi ed altri capolavori.

Oval@3x 2

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Tamara Mancini
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Ciao sono Tamara e scrivo da quando ho memoria. Questo grazie ad una maestra che fin da subito ha capito quale fosse il mio talento più profondo. Da grande, mi sono laureata in Lettere e da 10 anni sono una Copywriter Freelance che ha fatto della scrittura il suo lavoro.