22 Set 2024 “La strada” di Federico Fellini: 70 anni di una pellicola indimenticabile
Oggi, 22 settembre, celebriamo il 70esimo anniversario dell’uscita nelle sale italiane de “La Strada”, uno dei capolavori più amati e influenti di Federico Fellini (1920 – 1993). Era il 1954 quando il pubblico italiano poté vedere per la prima volta questo film che avrebbe segnato una svolta nel cinema internazionale e consolidato il regista riminese tra i grandi maestri del cinema mondiale.
Interpretato magistralmente da Giulietta Masina, Anthony Quinn e Richard Basehart, “La Strada” racconta la storia struggente di Gelsomina, una ragazza semplice e ingenua venduta dalla madre al brutale Zampanò, un artista girovago che vive esibendosi in spettacoli di forza. Il film, con il suo tono fiabesco e profondamente poetico, esplora temi come la solitudine, il destino, l’amore e la redenzione, suscitando riflessioni che ancora oggi restano attuali.
“La Strada” è un viaggio attraverso un paesaggio simbolico e malinconico. In questo mondo povero e desolato, la purezza di Gelsomina rappresenta un fragile filo di umanità in un contesto di violenza e indifferenza.
Quando il film uscì nelle sale italiane, il 22 settembre 1954, non fu accolto subito con grande entusiasmo dalla critica. Molti lo ritennero troppo sentimentale o distante dal realismo neorealista che aveva dominato il cinema italiano nel dopoguerra. Tuttavia, il pubblico lo amò e, con il passare del tempo, la critica rivalutò profondamente l’opera, fino a riconoscerla come uno dei più grandi capolavori della settima arte. Nel 1957, “La Strada” vinse l’Oscar come Miglior film straniero, il primo di una lunga serie di riconoscimenti internazionali che consacrarono Fellini.
Uno degli elementi centrali de “La Strada” è l’interpretazione struggente di Giulietta Masina. Con il suo volto espressivo e la sua capacità di incarnare la fragilità e la forza allo stesso tempo, Masina divenne il simbolo di una femminilità sensibile, capace di resistere alle avversità senza perdere la propria essenza. La sua performance è ancora oggi considerata una delle più grandi nella storia del cinema, e il suo personaggio rimane impresso nell’immaginario collettivo come una figura emblematica dell’innocenza ferita.
Sotto: “La strada” (1954), Gelsomina, interpretata da Giulietta Masina
Anche la colonna sonora, composta da Nino Rota, è diventata iconica. Le sue melodie malinconiche e sognanti accompagnano perfettamente l’atmosfera del film, aggiungendo una dimensione emotiva ancora più intensa. La musica de “La Strada” ha contribuito in modo significativo alla sua immortalità, entrando nel repertorio classico del cinema.
Ma oltre ai riconoscimenti artistici, La Strada è soprattutto un film profondamente umano. È una parabola sulla condizione umana, sulla capacità di amare e di essere amati, anche nelle situazioni più difficili e disperate. Fellini riesce a catturare l’essenza della vita in tutta la sua crudezza e bellezza, con una sensibilità poetica che lo distingue da tutti gli altri cineasti del suo tempo, e da quelli attuali.
La strada: settant’anni giovanissimi
Settant’anni dopo la sua uscita, “La Strada” continua a parlare a nuove generazioni di spettatori, grazie alla sua universalità e alla sua profondità emotiva. Il suo messaggio, che risuona ancora potente, è che anche nelle esistenze più fragili e apparentemente insignificanti si può trovare una scintilla di grandezza e dignità. Il film rappresenta un invito a riconoscere la bellezza nascosta nelle piccole cose, nelle persone ai margini, nelle storie che sembrano non avere importanza.
Questo anniversario è un’opportunità unica per riscoprire o vedere per la prima volta un’opera che ha segnato in modo indelebile la storia del cinema.
Il 22 settembre 1954 La Strada iniziava il suo cammino nelle sale italiane; oggi, settant’anni dopo, quel cammino continua, toccando il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Fellini, con questo film, ha lasciato un’eredità che va oltre il cinema: ha creato un’opera che parla dell’anima, delle sue ombre e della sua luce, e che continuerà a commuovere e ispirare per molti anni a venire. Noi de I Soliti Cinefili non possiamo che invitarvi a (ri)vedere “La Strada”, capolavoro assoluto di un regista unico.