02 Set 2022 La seconda giornata di Venezia 79: Protagonisti assoluti Cate Blanchett e Iñárritu.
Durante la giornata di ieri é stato presentato a Venezia, Bardo (or False Chronicle of a Handful of Truths) “l’opera più complessa” del regista premio Oscar Alejandro G. Inárritu;
La critica si é trovata difronte ad un film difficile da analizzare, un film duro e pieno di riferimenti, tra questi, quello che spicca più di tutti è inevitabilmente l’intreccio tra la vita del protagonista e la vita del regista che attraverso la pellicola ci racconta le difficoltà di lasciare il proprio paese per inseguire successi e riconoscimenti.
La critica si é trovata difronte ad un film difficile da analizzare, un film duro e pieno di riferimenti, tra questi, quello che spicca più di tutti è inevitabilmente l’intreccio tra la vita del protagonista e la vita del regista che attraverso la pellicola ci racconta le difficoltà di lasciare il proprio paese per inseguire successi e riconoscimenti.
Di quanto a volte la vera forza risiede nelle debolezza dell’essere umano.
Il film é stato recensito in maniera controversa, se in Italia infatti, data la moltitudine di riferimenti a grandi maestri quali Fellini e Mastroianni é stato apprezzato a tal punto da essere definito “un esperienza cinematografica con la “E” maiuscola”, dall’altra troviamo una critica stroncante da parte di famose testate quali Variety, The Telegraph e Vanity Fair che hanno chiaramente bocciato il film di Inárritu.
Grandissima protagonista del red carpet e della seconda giornata di Venezia é l’incantevole Cate Blanchett che con la prima standing ovation del Festival ci accompagna dentro Tár;
Il film diretto da Todd Field ci racconta gli scandali sessuali nel mondo, prettamente maschile, della musica d’orchestra attraverso la vita della omosessuale direttrice Lydia Tar.
La pellicola é una riflessione su cosa significa “potere” non solo inteso come quello istituzionale ma anche potere creativo, ed in particolare quello di se stessi contro il potere del gruppo, che nel film prende la forma di una orchestra.
L’attrice protagonista ha dichiarato di non aver dato troppo peso alla sessualità della direttrice ma di aver analizzato ed approfondito tematiche importanti quali il perdono e il politicamente corretto.
Il film oltre ad aver ricevuto apprezzamenti da tutte le testate, ha conquistato il massimo del punteggio da Owen Gleiberman di Variety e da David Ehrlich di IndieWire.
Non dimenticate di seguire tutti gli aggiornamenti de I Soliti Cinefili sulla 79. Mostra del Cinema di Venezia.