22 Giu 2024 Meryl Streep compie 75 anni: un’icona generazionale
Oggi, 22 giugno 2024, Meryl Streep compie 75 anni, un traguardo che celebra una carriera cinematografica simbolo di un’impronta indelebile nella storia del cinema. È una delle attrici più talentuose e versatili di tutti i tempi. Ha incantato generazioni di spettatori con le sue interpretazioni e il suo impegno nel dare vita a personaggi memorabili ha impresso il suo nome tra le vecchie e nuove generazioni.
Nata Mary Louise Streep a Summit, New Jersey, nel 1949, Meryl ha mostrato un precoce interesse per la recitazione. Dopo aver frequentato il Vassar College, ha affinato le sue abilità alla prestigiosa Yale School of Drama. La sua formazione classica le ha fornito una solida base tecnica, rendendola una delle attrici più preparate e dedicate della sua generazione. Debutta con “Giulia” (Fred Zinnemann) nel 1977, ma è con il celebre “Il cacciatore” nel 1978 (Michael Cimino) che ottiene la sua prima nomination agli Oscar in uno dei film iconici della Nuova Hollywood. L’anno successivo, con “Kramer contro Kramer” (Robert Benton), si aggiudica il suo primo Oscar come miglior attrice non protagonista, grazie a una performance intensa e commovente.
Tra i suoi ruoli più celebrati – e più “attorialmente” rilevanti – è quello di Sophie Zawistowski in “La scelta di Sophie” (Alan J. Pakula, 1982). La sua interpretazione di una sopravvissuta all’Olocausto le vale il secondo Oscar, questa volta come miglior attrice protagonista. La scena in cui Sophie deve fare la sua terribile scelta è considerata una delle più potenti nella storia del cinema. Nel 1985 interpreta invece la scrittrice danese Karen Blixen ne “La mia Africa” (Sydney Pollack) e, con la sua performance, Streep riesce a catturare la forza e la vulnerabilità del personaggio, offrendo una rappresentazione profondamente umana che le vale un’altra nomination agli Oscar.
La carriera di Meryl Streep è un esempio di versatilità e impegno. La sua capacità di trasformarsi completamente in ogni ruolo la distingue dai suoi contemporanei. Streep è anche una figura influente fuori dal set, utilizzando la sua fama per sostenere cause sociali e politiche, tra cui i diritti delle donne e la protezione dell’ambiente. In “Il diavolo veste Prada” (David Frankel, 2006), Streep assume il ruolo di Miranda Priestly, l’implacabile redattrice capo di una rivista di moda. La sua performance carismatica e glaciale ha ridefinito il concetto di antagonista, rendendola un’icona pop. In “Little Women” (2019) di Greta Gerwig, Meryl interpreta la zia March, matriarca della famiglia. Sebbene il ruolo non sia centrale, la sua interpretazione carismatica e autoritaria aggiunge profondità e colore al film. Nel musical “Let Them All Talk” (2020) di Steven Soderbergh, Streep interpreta Alice Hughes, una famosa scrittrice che intraprende un viaggio in crociera con vecchie amiche. Il film, girato in gran parte in modo improvvisato, mette in risalto la capacità di Streep di adattarsi a stili di recitazione non convenzionali, regalando una performance naturale e coinvolgente.
Con oltre 21 nomination agli Oscar, Meryl Streep detiene il record per il maggior numero di nomination nella storia dell’Academy. La sua dedizione all’arte della recitazione e il suo impatto culturale la rendono una figura emblematica del cinema. In “The Post“, diretto da Steven Spielberg nel 2017, Meryl Streep interpreta Katharine Graham, la prima editrice donna del The Washington Post. Il film racconta la battaglia legale per la pubblicazione dei Pentagon Papers, documenti segreti del governo statunitense riguardanti la guerra del Vietnam. Seguendo poi con il tanto discusso “Don’t Look Up” (2021) di Adam McKay, dove Streep assume il ruolo della Presidente degli Stati Uniti Janie Orlean. Con una satira che affronta temi di politica e crisi ambientali, il film presenta un cast stellare, ma la performance di Streep si distingue per il suo acume, aggiungendo un tocco di ironia al personaggio. Non era la prima volta ad interpretare figure politicamente rilevanti, come quando in “The Iron Lady“, dieci anni prima, Streep prende la parte del Primo Ministro del Regno Unito Margaret Thatcher. La sua performance le fa guadagnare il terzo Oscar, mettendo in luce la determinazione politica.
A 75 anni, Meryl Streep ha contributo al cinema non solo con numeri e premi, ma donando emozioni e storie. La sua eredità è destinata a perdurare, ispirando future generazioni di attori. Rendendo impossibile con la sua vastissima e ricchissima carriera (si contano circa 70 film) scegliere le pellicole più belle, ho deciso di celebrare Meryl con i ruoli grazie cui ho imparato a conoscerla e amarla. Con il suo charm e impeccabile talento, auguro a Meryl un buon compleanno! e grazie per le performance di pura magia cinematografica.