20 Lug 2024 Stanley Kubrick e la teoria del complotto lunare
Stanley Kubrick è spesso associato a varie teorie del complotto riguardanti l’allunaggio del 1969. Queste teorie suggeriscono che Kubrick sia stato coinvolto nella falsificazione delle immagini dell’allunaggio dell’Apollo 11. Vediamo di esplorare la storia e le sue origini.
Stanley Kubrick è uno dei registi più influenti della storia del cinema, conosciuto per film come 2001: Odissea nello spazio, Arancia meccanica e Shining, la sua attenzione/ossessione per i dettagli e l’uso innovativo della tecnologia cinematografica hanno fatto sì che i suoi film fossero non solo visivamente incredibili, ma anche estremamente realistici.
Uno dei motivi principali per cui Kubrick viene associato all’allunaggio è il suo lavoro su 2001: Odissea nello spazio. Il film, uscito un anno prima dell’allunaggio di Apollo 11, presentava effetti speciali straordinariamente realistici per l’epoca. Questo ha portato alcuni a ipotizzare che Kubrick avesse le competenze necessarie per simulare un allunaggio.
La Teoria del Complotto
La teoria del complotto afferma che la NASA, trovandosi nell’incapacità di garantire il successo del primo sbarco lunare, avrebbe contattato Kubrick per creare delle scene (false) che avrebbero convinto il mondo del successo della missione. Secondo i teorici del complotto, Kubrick avrebbe utilizzato tecniche di effetti speciali simili a quelle usate proprio in 2001: Odissea nello spazio per realizzare le riprese.
Bill Kaysing è spesso considerato uno dei pionieri delle teorie del complotto riguardanti l’allunaggio dell’Apollo. Laureato in lingua e letteratura inglese, Kaysing ha lavorato presso la Rocketdyne, una società produttrice di motori a razzo, dal 1956 al 1963. Il suo ruolo era principalmente legato alla supervisione della stesura di manuali tecnici, piuttosto che al lavoro progettuale diretto. Questi dettagli sono importanti per comprendere il contesto delle sue affermazioni.
Nel suo libro We Never Went to the Moon: America’s Thirty Billion Dollar Swindle pubblicato nel 1976, Kaysing sostiene che la tecnologia degli anni ’60 non fosse sufficientemente avanzata per permettere un allunaggio con equipaggio. Egli afferma che la NASA, a causa delle difficoltà tecniche, non avrebbe potuto ottenere il successo dichiarato delle missioni Apollo. Secondo Kaysing, il motivo principale per fingere l’allunaggio era di natura economica: ottenere enormi fondi governativi senza dover affrontare i rischi e le difficoltà reali di una missione lunare. Kaysing suggerisce che Stanley Kubrick sia stato incaricato di girare i filmati dell’allunaggio, sfruttando la sua fama e competenza negli effetti speciali dimostrata in 2001: Odissea nello spazio.
La Smentita
La figlia di Stanley Kubrick, Vivian, ha definito le affermazioni riguardanti il coinvolgimento del padre come “una menzogna grottesca.” Inoltre, molte delle asserzioni di Kaysing sono state ripetutamente smontate da esperti e analisi tecniche. Per esempio, le presunte incongruenze nelle foto dell’allunaggio, come le ombre direzionali e l’assenza di stelle visibili, sono state spiegate attraverso la fisica della luce e la tecnologia delle fotocamere dell’epoca.
Nonostante le teorie del complotto abbiano guadagnato una certa popolarità, non ci sono prove concrete che supportino queste affermazioni. La NASA e numerosi esperti hanno fornito spiegazioni scientifiche per le incoerenze apparenti nelle immagini dell’allunaggio.
Le teorie di Kaysing rimangono un esempio prominente di come le cospirazioni possono prendere piede e persistere nel tempo, nonostante le evidenze contrarie. Il suo lavoro presso la Rocketdyne, pur avendo una certa rilevanza, non conferisce autorità sulle questioni tecnologiche complesse della missione Apollo.
In conclusione, le affermazioni di Bill Kaysing su Stanley Kubrick e l’allunaggio sono state ampiamente smentite, e le missioni Apollo restano uno dei maggiori successi dell’esplorazione spaziale. Sebbene le storie sull’allunaggio e Kubrick possano sembrare affascinanti e stimolare l’immaginazione, rimangono senza fondamento e appartengono più al regno della fantasia che a quello della realtà storica.
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