10 Set 2022 La Scelta di Anne: La recensione del film vincitore del Leone d’oro a Venezia 78
In occasione della cerimonia di premiazione della 79. Mostra del cinema di Venezia, ecco la recensione di “La scelta di Anne”, il film vincitore del Leone d’oro a Venezia 78.
Potente, amaro, un pugno nello stomaco.
La regista francese Audrey Diwan porta in scena il dramma dell’aborto clandestino;
“L’événement”, questo il titolo originale del film vincitore del Leone d’oro alla 78. Mostra del cinema di Venezia.
Francia, 1963.
Anne è una studentessa con un futuro promettente, ma qualcosa sta per sconvolgere per sempre la sua la sua vita.
Dopo un rapporto occasionale, la giovane scopre di essere incinta e soprattutto privata della libertà di decidere del proprio corpo;
Si, perché in Francia nei primi anni sessanta l’aborto è un reato.
Nella ricerca disperata di una soluzione scorrono le settimane.
Il film tratto dall’omonimo romanzo di Annie Ernaux, racconta in modo crudo e veritiero il racconto.
Come ha dichiarato la stessa regista:
“Quando ho deciso di realizzare l’adattamento del romanzo, ho cercato di catturare la natura fisica dell’esperienza, tenendo conto della dimensione corporea del percorso.
La mia speranza è che questo trascenda il contesto temporale della storia e le barriere di genere.
So che adesso questo viaggio è possibile: che siate donne o uomini, lo stiamo facendo insieme”.
Lo schermo in 4:3 e la camera in spalla immerge lo spettatore negandogli ogni via di fuga;
Anne è interpretata da una straordinaria Anamaria Vartolomei, l’attrice riesce a trasmettere dolore, vergogna, senso di colpa, stati d’animo che bucano lo schermo.
È un film duro da digerire, ma soprattutto difficile da dimenticare.
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