29 Set 2022 Dos Estaciones: La recensione del film in concorso al Lucca Flm Festival 2022!
María García (interpretata da Teresa Sanchez) è la proprietaria di Dos Estaciones, una fabbrica di tequila che lotta per rimanere a galla.
Dos Estaciones è l’ultimo stabilimento di tequila di proprietà messicana negli altopiani di Jalisco, il resto si è piegato a società straniere.
Maria, era un tempo una delle persone più ricche della città, ma con il passare degli anni la sua situazione finanziaria è diventata insostenibile.
Le grandi spese e una terribile inondazione inaspettata causeranno danni all’azienda e Maria sarà costretta a tutto per salvare l’economia e l’orgoglio della sua terra.
Questo è “Dos Estaciones”, film diretto da Juan Pablo Gonzàlez e scritto dallo stesso regista insieme Ana Isabel Fernández e Ilana Coleman.
La narrativa del film calza perfettamente con le immagini mostrate, va quindi elogiato il lavoro della sceneggiatura, ben scritta e mai banale.
La fotografia e il montaggio sono tecnicamente perfetti.
I colori e le luci della fotografia a cura di Gerardo Guerra, non spiccano per originalità, ma per l’eleganza che riempie gli occhi dello spettatore.
La regia di Juan Pablo Gonzàlez non fa che chiudere il perfetto cerchio tecnico della pellicola.
Teresa Sanchez, nel ruolo di Maria è la ciliegina sulla torta: i suoi sguardi, i suoi silenzi e la sua responsabilità come ultima proprietaria messicana superstite dopo generazioni, viene percepita dal pubblico in sala e fanno male come un pugno allo stomaco.
“Dos Estaciones” è un film potente, elegante, con una narrativa che si adatta perfettamente alle immagini.
Meraviglioso.
★ ★ ★ ★ ½
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