27 Set 2022 Sick Of Myself: La recensione del film di Kristoffer Borgli in concorso al Lucca Film Festival 2022!
La Oslo Pictures dopo il piccolo gioiellino di “The Worst Person in The World” di qualche anno fa, si ripresentata con una storia completamente diversa, ma altrettanto geniale:
“Sick Of Myself”, film diretto da Kristoffer Borgli, con Kristine Kujath Thorp e Eirik Sæther nel ruolo dei protagonisti.
Signe (interpretata da Kristine Kujath Thorp) è una ragazza che vive all’ombra del compagno Thomas (Eirik Sæther) artista contemporaneo apprezzato dagli amici e dalla gente.
La loro relazione vive di competizione.
La ragazza cercherà in tutti i modi di attirare l’attenzione su di se, anche a costo della sua salute.
Questa è la sinossi di “Sick Of Myself”, film presentato in anteprima alla 75ª edizione del Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.
Il film ironico e drammatico allo stesso tempo è un ritratto della società attuale, uno specchio malsano di come si può arrivare a tanto per il successo, per farsi notare.
Kristine Kujath Thorp è perfetta per il ruolo, capace di miscelare emozioni contrastanti nello spettatore.
Signe, deciderà di assumere un farmaco illegale che provocherà bella ragazza una malattia rara alla pelle.
Questo porterà attenzione, compassione e ammirazione tra le persone attorno a lei, ma purtroppo le cose non andranno così.
Le scene in cui Signe immagina nella sua mente il successo, sono geniali.
Grazie anche all’incredibile lavoro del montaggio.
La regia di Kristoffer Borgli è folle, narcisistica ma che allo stesso tempo fa riflettere.
La sceneggiatura scritta dallo stesso regista è da premio.
Il risultato finale è un film sconvolgente, spiazzante, riflessivo.
Un ritratto della società dei nostri giorni.
★ ★ ★ ★ ½
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